Il sito web del governo della Nuova Zelanda ha recentemente riportato che il Ministro dei Trasporti della Nuova Zelanda, Bishop, e il Ministro dell'Energia, Watts, hanno annunciato congiuntamente lo stesso giorno che il governo della Nuova Zelanda rivedrà il proprio modello di co-investimento e cooperazione con il settore privato per accelerare la promozione delle stazioni di ricarica pubbliche per veicoli elettrici in vari luoghi.
Secondo il rapporto, entro la fine del 2024 ci saranno 1.378 stazioni di ricarica pubbliche per veicoli elettrici in Nuova Zelanda. Il rapporto veicolo-ricarica è di circa 84:1. Il governo mira ad aumentare il numero di stazioni di ricarica a 10.000 entro il 2030, portando il rapporto veicolo-ricarica a 40:1 per eliminare l'"ansia da autonomia" dei consumatori e rendere la proprietà di veicoli elettrici il più accessibile possibile.
Il vescovo ha dichiarato che i veicoli elettrici attualmente rappresentano più del 2% della proprietà di veicoli leggeri in Nuova Zelanda e si prevede che raggiungano circa l'11% entro il 2030. Nelle attuali circostanze, l'investimento del settore privato nelle infrastrutture di ricarica rimane lento a causa della percezione di una domanda insufficiente, mentre la crescita della domanda di ricarica è limitata dalla mancanza di colonnine di ricarica pubbliche. Questo dilemma del "gallo o l'uovo" sta ostacolando l'espansione delle reti di ricarica pubbliche, rendendo necessaria l'intervento del governo. Il governo imparerà dal modello di successo del piano di banda ultra-larga e passerà a un modello di approvvigionamento più maturo e commerciale.
Il vescovo ha dichiarato che fino a 68,5 milioni di NZD sono stati riservati per supportare gli operatori privati nel co-investire nelle infrastrutture di ricarica pubblica sotto forma di prestiti agevolati. Rispetto ai tradizionali contributi, i prestiti saranno implementati più rapidamente, riducendo al contempo complessità, costi e rischi, e sfruttando in anticipo gli investimenti del settore privato nelle strutture di ricarica pubbliche. Allo stesso tempo, massimizzare l'investimento del settore privato garantirà anche risultati maggiori con meno denaro dei contribuenti. I prestiti agevolati copriranno fino al 50% dei costi del progetto e saranno assegnati attraverso un processo di gara competitiva per investimenti congiunti a un tasso di interesse zero per un periodo massimo di 13 anni. I richiedenti possono presentare un pacchetto di proposte per la costruzione di più cluster di stazioni di ricarica.